Nel complesso di motivi provenienti da varie culture, poi assorbite nel mondo cinese, compaiono nei racconti di Pu Songling almeno due che rivelano un’origine nella storia del mito classico greco-romano. Il primo e una discesa nel Mondo dell’Aldila che, cosi come e descritto, suggerisce racconti di mercanti e viaggiatori, che trovano un’approssimativa congruenza in immagini visive e scritte del mondo tardoantico. Piu conseguente risulta la logica dell’altro racconto dove il ricorso all’antropologia viene lucidamente convertito in un’illustrazione parodica che Pu Songling mostra di tener d’occhio. Cio credo possa essere spiegato con la diffusione del pensiero cristiano (gesuitico) nella seconda meta del XVIII secolo.
Among the foreign strands that left a mark on Q ing dynasty Chinese culture two at least are connected with Greco-Roman history and myth, and can be recognized in Pu Songling’s stories. In one a descent to the lower world is described, possibly on the basis of ideas going back to late antiquity, as reported by merchants and travellers. In another the anthropological element is turned into the (intentional?) parody of Christian ideas, as introduced into China by Jesuit missionaries.
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