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Resumen de Il notabilato in Sardegna. Dall’Unità al primo dopoguerra

Salvatore Mura

  • Questo contributo vorrebbe inserirsi in un insieme di studi dedicati al notabilato nell’Italia liberale (Banti, Camurri, Musella, Pignotti, Pombeni). Negli ultimi anni la storiografia ha rivalutato la figura del notabile, superando l’interpretazione essenzialmente negativa costruita dalle scienze sociali. Il caso della Sardegna è qui considerato tenendo conto di questa nuova tendenza storiografica. L’autore distingue, piuttosto nettamente, tra il notabile del piccolo paese, il notabile della città e il notabile parlamentare o uomo di governo con un profilo nazionale. Il notabile di paese possedeva di solito titoli di bassa nobiltà, era proprietario terriero e spesso non aveva un alto livello di istruzione. Diverso, invece, ero il notabile di città, che si era formato nelle università, aveva una cultura elevata rispetto alla media e aveva un certo prestigio anche al di là dei confini della Sardegna. Con l’avvento del movimento degli ex-combattenti, composto prevalentemente da ufficiali e soldati della prima guerra mondiale, il sistema che aveva dominato durante l’età liberale entrò in crisi.


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