This essay examines farmers’ accounts of the Great War in Nuto Revelli’s Il mondo dei vinti on the basis of the themes underscored by the writer and in relation to past and contemporary representations of war. The work constitutes one of the first examples of a popular narration of conflict, controverting a large part of Italian war fiction and cinema and supporting a minority realistic tradition with its roots in Verga.
Il saggio ripercorre le testimonianze contadine della Grande Guerra presenti nel Mondo dei vinti di Nuto Revelli, sulla scorta dei temi segnalati dallo scrittore, e in rapporto alle rappresentazioni della guerra passate e coeve. Ne risulta uno dei primi esempi di racconto popolare del conflitto venuti alla luce, che smentisce gran parte della narrativa e del cinema italiani di guerra, e avvalora una minoritaria linea realistica, sin nelle sue radici verghiane
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