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I concordati in un'economia finanziaria

  • Autores: Giuseppe Terranova
  • Localización: Diritto fallimentare e delle società commerciali, ISSN 0391-5239, Vol. 95, Nº. 1, 2020, págs. 11-26
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Nelle economie finanziarie, tutte fondate sul credito e sui beni immateriali, il sistema della responsabilità patrimoniale, previsto dall’art. 2740 c.c. come strumento di tutela dei rapporti obbligatori, è entrato in crisi, perché la cessazione dell’attività d’impresa riduce quasi a zero il valore dei beni aziendali (compresi gli eventuali immobili), che, nelle procedure di liquidazione coatta (giudiziale o amministrativa) subiscono un mutamento di destinazione.

      Questo banalissimo rilievo ha indotto a rivalutare il ruolo degli interventi sul passivo (come i concordati e i bail-in bancari) per superare le crisi d’impresa in un regime di continuità aziendale, che consente di salvaguardare i valori organizzativi. I nuovi strumenti d’intervento presentano, però, dei profili problematici, soprattutto nel campo dei concordati di gruppo e dei concordati nei quali sussistono classi di creditori postergati. La difficoltà principale è costituita dall’individuazione dei criteri di distribuzione della cosiddetta “plusvalenza da concordato”, prodotta dalla differenza tra il valore di liquidazione dei beni aziendali e il loro valore d’uso.

      Nello scritto si spiega come, per affrontare i problemi posti dalle nuove procedure concordatarie, si debba passare da una prospettiva ancora imperniata sulla giustizia procedimentale, a un nuovo approccio, che si richiama ai principi della giustizia commutativa e distributiva

    • English

      In financial economies, founded on credit capital and intangibles, the system of general liability, provided by article 2740 Italian Civil Code as a protection in debtor-creditor relationships, is undergoing a crisis, as discontinuing a business reduces the value of the assets composing the ongoing concerns (including real estate) almost to zero, as, in the context of (judiciary and administrative) winding-up procedures, they suffer a change in their destination.

      Such awareness leads to reconsider the measures affecting the liabilities’ side (such as restructurings and bank bail-ins) in order to solve business crises in a regime of ongoing concern, so allowing to safeguard the business organization. However, the new remedies show some problematic issues, especially in the area of both group restructurings and of restructurings with subordinated creditors’ classes. The main difficulty is the identification of the right criteria for distributing the “restructuring surplus”, resulting from the difference between the value of the business assets obtained by their liquidation and the one obtained by their utilization.

      In the essay it is explained that, in order to solve the problems arising from the new restructuring procedures, it is necessary to shift from a procedural justice perspective to a new approach, based on commutative and distributive justice


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