Milán, Italia
Inside Avventure, the reader stumbles upon several passages where the word moves Pinocchio’s process and affects his choices. Among the many possible examples, the present article analyzes that of Grillo-parlante (Talking-Cricket) and that of Geppetto. The first is the expression of an unquestionable though ineffective centenary wisdom, in so far as it is formulated in a predictive way; the latter, on the contrary, succeeds in opposing Pinocchio’s resistance by using as leverage the awareness of not knowing and resorting to an impersonal formulation of teachings. The rhetoric of pedagogical calls proves essential in determining the puppet’s reactions and responses.
Nel corso delle Avventure, il lettore si imbatte in molti passaggi testuali nei quali la parola muove il percorso di Pinocchio e condiziona le sue scelte. Tra i molti possibili, l’articolo prende in esame l’esempio del Grillo-parlante e quello di Geppetto: il primo è depositario di una saggezza centenaria incontestabile ma inefficace, perché formulata in modo predittivo; il secondo, al contrario, riesce a vincere le resistenze di Pinocchio facendo leva sulla consapevolezza di non sapere e ricorrendo ad una formulazione impersonale degli insegnamenti. La retorica dei richiami pedagogici si rivela quindi essenziale nel determinare le reazioni o le risposte del burattino.
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