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L'estinzione del reato mediante riparazione: tra aporie concettuali e applicative

    1. [1] University of Sassari

      University of Sassari

      Sassari, Italia

  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 62, Nº 1, 2019, págs. 437-472
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Extinction of a Crime by Remedial Measures: between Conceptual and Practical Aporias
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Remedying the damage, in its relation with the criminal law, can act as penalty, without penalty, in the penalty and with the penalty. It is therefore a relational concept, which is not justified by itself, but always needs a specification of it, interaction with the penalty. In all these versions, there remains the issue of its relation with the verdict of guilty and with the purposes of penalties in our positive system. After examining these different hypotheses, the essay deals with what seems to be the latest outcome, namely the extinction of a crime resulting from restorative conducts (art. 162-ter of the Italian Criminal Code). Its problems involve the lack of discretionary powers of the judge, the scope of application, the marginal role of the victim and the lack of consideration of reprobation and prevention needs. The uncertain practical impact of its purpose, i.e. a deflation of the criminal load, is the reason underlying a proposal which turns its problems into positive factors and seeks to recover this extinctive measure also from the field of reparative justice, thus achieving a trade-off between the principles of subsidiarity and equality, the aims of punishment and the protection of the victim.

    • italiano

      La riparazione del danno, nel suo rapporto con il diritto penale, può proporsi come pena, senza pena, nella pena e con la pena. Essa è pertanto un concetto idazionale, che non si autogiustifica ma ha sempre bisogno di una specificazione del suo modo di interagire con la pena. In tutte queste versioni risulta comunque problematico il rapporto con il giudizio di colpevolezza e con i fini della pena nel nostro sistema positivo. Dopo aver analizzato queste diverse ipotesi, la relazione prende in esame quello che sembra l'approdo ultimo, l'estinzione del reato per condotte riparatorie (art. 162-ter c.p.). I suoi problemi riguardano l'assenza di discrezionalità del giudice, il campo di applicazione, il ruolo marginale della vittima e il mancato riferimento alle esigenze di riprovazione e prevenzione. L'incerto impatto pratico della sua finalità, cioè la deflazione del carico penale, motiva una proposta che volge in positivo i suoi problemi e cerca di recuperare questa misura estintiva anche al campo della giustizia riparativa, realizzando una mediazione tra i principi di sussidiarietà, di eguaglianza, le finalità della pena e la tutela della vittima.


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