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L'illecito civile punitivo come ircocervo giuridico: brevi considerazioni su pregi, difetti e possibili degenerazioni della privatizzazione del reato

    1. [1] Università di Messina
  • Localización: Rivista italiana di diritto e procedura penale, ISSN 0557-1391, Vol. 62, Nº 1, 2019, págs. 487-500
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • Punitive Damages as a Legal Fantasy: Brief Reflections on Pros, Cons, and Potential Aberrations of a Privatization of Crimes
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The regulatory hypertrophy occurred in the last few decades, due to a progressive demise of the perception of the basic criminal principles and to a deterioration of the legal language, triggered attempts of deflation that were not always successful ( e.g. the inherent limits of administrative offences). With Italian Legislative Decree No. 7 of 2016, the legislator tries, on the contrary, to take a partially new path, one that provides final legitimation (also) in Italy to the much-debated institute of punitive damages. The reasons of for the growing interest in punitive damages as an alternative to public (criminal or administrative) sanctions, are to be found in the stronger dissuasive power of pecuniary sanctions as compared to detention as originally established for the former criminal offences now decriminalized hy Legislative Decree n. 7/2016. However, the current legal framework does not allow for an easy approach to this matter. The legal nature of the new institute is not clear; its procedural implications are not straightforward (with problems ranging from the service of notice to the parties to the applicable standard of proof), and the relationship between civil sanctioning and compensation for damages is not immediately obvious. In addition to this, there is the fundamental question of the guarantees, which is affected by the fact that decriminalized offences still belong to the domain of "criminal matters". The clarification of these fundamental operating mechanisms will dictate whether this new deflationary instrument shall be a success or failure - the umpteenth.

    • italiano

      L'ipertrofia normativa degli ultimi decenni, legata allo scadimento graduale della percezione dei principi penalistici basilari e alla degenerazione del lessico legislativo, ha dato impulso a tentativi di deflazione non sempre riusciti (si pensi ai limiti intrinseci dell'illecito punitivo amministrativo). Con il d.lgs. n. 7 del 2016 si tenta, invece, un percorso parzialmente inedito, che conferisce definitiva legittimazione (anche) in Italia al discusso istituto delle pene private. Le ragioni del crescente interesse verso l'illecito civile sanzionatorio come alternativa alla pena pubblica, criminale o amministrativa, vanno ricercate nella forte valenza dissuasiva di sanzioni pecuniarie assai più consistenti della pena detentiva originariamente prevista per gli ex illeciti penali oggetto di decriminalizzazione ad opera del d.lgs. n. 7/2016. L'attuale disciplina non consente, tuttavia, un approdo pacifico alla materia qui trattata. Non chiara è la natura giuridica del nuovo istituto, non lineari sono i suoi risvolti processuali ( dai problemi di costituzione delle parti a quello dello standard probatorio utilizzabile), non immediatamente evidente la relazione tra illecito civile sanzionatorio e risarcimento del danno. A parte si pone, poi, la fondamentale questione delle garanzie, condizionata dalla perdurante appartenenza dell'illecito decriminalizzato alla "materia penale". Dal chiarimento di questi fondamentali meccanismi operativi dipenderà, senza mezzi termini, il successo o il fallimento - l'ennesimo - del nuovo strumento deflattivo.


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