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Resumen de Il sistema sanzionatorio penale tra minacce di involuzione e l'antidoto offerto dalla carta costituzionale

Emilio Dolcini

  • English

    The criminal penalty system has painstakingly evolved, in the second half of th twentieth century and in the first part of this century, according to the indications derived from the Constitution. The key players of such process were the legislator, the Constitutional Court and, lastly, the European Court of Human Rights. A milestone in this development might have been the so-called Orlando law (No. 103 of 2017). However, that reform project was drastically downsized when implementing the instructions set out in the law, because of a change in the political majority. Consequently, the current Government is now supporting a different political and criminal approach, which sometimes is antithetical to that expressed in the Orlando reform of the prison system. In fact, legislative decrees no. 123 and n. 124 of 2 October 2018, besides some statements of principle, have only made minor changes to the penitentiary and criminal legal framework, ultimately causing a sharp slowdown in the current process. In this context, the Author strongly wishes that the Constitutional Court succeeds in curbing the regressive pressures to which the system is currently exposed.

  • italiano

    Il sistema sanzionatorio penale si è faticosamente evoluto, nella seconda metà del '900 e nel primo scorcio di questo secolo, secondo le indicazioni che si ricavano dalla Costituzione: protagonisti di tale processo, il legislatore, la Corte costituzionale e, da ultimo, la Corte europea dei diritti dell'uomo. Un momento significativo di questo percorso poteva essere rappresentato dalla c.d. legge Orlando (l. n. 103 del 2017). Quel disegno riformatore è stato però drasticamente ridimensionato in sede di attuazione delle deleghe contenute nella legge, a seguito del cambiamento intervenuto nella maggioranza parlamentare e, conseguentemente, nel Governo, ora portatore di una linea politico-criminale diversa, e talora antitetica, rispetto a quella espressa dalla riforma penitenziaria Orlando. In effetti, i decreti legislativi 2 ottobre 2018, n. 123 e n. 124, al di là di alcune enunciazioni di principio, hanno operato soltanto ritocchi della disciplina penitenziaria e penale, segnando in definitiva un netto rallentamento del processo in corso. In tale contesto va espresso con forza l'auspicio che la Corte costituzionale possa arginare le spinte involutive alle quali è oggi esposto il sistema


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