Benché solitamente non considerato uno scrittore del soprannaturale, l’opera di Roberto Bolaño è ricca di riferimenti al vampiro e alla letteratura connessa a questa figura letteraria. Nei romanzi dell’autore, il vampiro diviene figura insieme del fascismo inteso come culto della tradizione, e del capitalismo neoliberale. Bolaño recupera suggestioni da una pluralità di riferimenti ora tradizionali (Dracula di Bram Stoker) ora più recenti e popolari (la filmografia Hammer, i romanzi di Anne Rice). Questo saggio esamina la trasversalità e la ricorrenza della figura del vampiro nell’opera di Bolaño, e identifica i nuclei ideologici che vi sottendono.
While usually not considered a writer of supernatural fiction, the work of Roberto Bolaño is rich in references to vampires and to vampire literature. In his novels, the vampire functions as a metaphor for Fascism (intended as a cult of tradition) and for neoliberal capitalism. Bolaño draws inspiration from a variety of sources, both traditional (Bram Stoker’s Dracula) and more recent and popular (Hammer filmography, Anne Rice’s novels). This essay explores the widespread presence of vampires and vampire-like figures in Bolaño’s work, and analyses their ideological meaning.
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