Nino Cartabellotta (entrevistado), Ingrid Colanicchia (entrev.)
Definanziato, ospedalocentrico, con servizi sanitari regionali che presentano enormi differenze sia nelle prestazioni offerte sia in termini di esiti di salute. Il Servizio sanitario nazionale è malato ma grazie a un impianto costituzionale e normativo come il nostro, che mette la salute al centro, possiamo rilanciarlo. E la pandemia ci dà l’occasione per farlo. Occorrono però innovazioni di rottura: un finanziamento importante, un contratto unico per il personale, l’abbattimento delle barriere tra le aziende sanitarie, la regolamentazione del rapporto pubblico-privato, la riduzione degli sprechi.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados