Il Pci preoccupato, da un lato, del rapporto con i cattolici e, dall’altro, che il divorzio potesse trasformarsi in un’arma a doppio taglio per le donne; la Chiesa spaccata fra una battaglia di retroguardia a difesa dell’indissolubilità del matrimonio e la posizione erede del Vaticano II attenta alla vita concreta e alle sofferenze reali delle persone; i radicali desiderosi di spingersi più in là, nel tentativo di fare del divorzio la base di una più solida alleanza con la sinistra. Tre protagonisti del dibattito politico a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta restituiscono il fermento che portò all’approvazione di una legge che cambiò l’Italia.
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