Con la l. 19 dicembre 2019, n. 157, diversi delitti tributari sono stati compresi tra i reati-presupposto della responsabilità dell’ente ai sensi del d.lg. 8 giugno 2001, n. 231. Tale riforma viene analizzata sia alla luce delle significative innovazioni introdotte nel d.lg. 10 marzo 2000, n. 74, sia in rapporto alla Direttiva (UE) 2017/1371 (c.d. Direttiva P.I.F.) ed alle prospettive di attuazione della stessa, destinate ad estendere ulteriormente la responsabilità delle persone giuridiche in presenza di gravi delitti transnazionali in materia di IVA. L’indagine affronta una serie di aspetti problematici, con particolare riferimento alle tematiche del tentativo, del concorso di persone nel reato, del principio del ne bis in idem e della ragionevolezza, tenendo conto delle complesse interrelazioni tra la responsabilità della persona fisica e quella dell’ente.
With the law December 19, 2019, n. 157 various tax offenses have been included among the “reati- presupposto” which are the crimes determining the administrative responsibility of the legal entity in accordance with the Legislative Decree June 8, 2001, n. 231. This reform is analyzed in the light of the significant innovations introduced in the Legislative Decree March 10, 2000, n. 74, and in relation to the Directive (EU) 2017/1371 (the so-called P.I.F. Directive) and the prospects for its implementa- tion, which are intended to further extend the liability of legal persons in the presence of serious transnational VAT offenses. The study deals with a series of problematic aspects, with particular reference to the issues of the attempt to commit a crime, conspiracy, the ne bis in idem principle and reasonableness, taking into account the complex interrelationships between the responsibility of the natural person and that of the legal person.
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