The article offers a comparative study on the development and use of the concept of “generation” in the Italian and Spanish literary scenes, from the early 1900s up to the 1940s. It analyzes similarities and differences in its employment and emphasizes the possible cultural influences between the two countries at issue.
Dagli inizi del Novecento sia in Italia, sia in Spagna si registra la diffusione del concetto di generazione letteraria. Mentre in Spagna la parola trova buona accoglienza e vasta diffusione, in Italia essa stenta a trovare un’applicazione consapevole in ambito letterario. Alcuni intellettuali e scrittori svolgono riflessioni intelligenti sul significato del termine, giungendo allo stesso grado di approfondimento e consapevolezza dei colleghi spagnoli. Coloro che arrivano a definirne l’ambito semantico in modo più lucido sembrano essere Anceschi, Malaparte e Macrì, a cui è legato l’unico tentativo di applicazione su vasta scala. Tuttavia in Italia il picco di diffusione è legato ad alcune antologie militanti degli anni Cinquanta e Sessanta.
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