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Pomponia Graecina: fonti, modelli, simboli (seconda parte)

  • Autores: Enrico Tatasciore
  • Localización: Rivista pascoliana, ISSN 1120-8856, Nº. 32, 2020
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • “Pomponia Graecina”:: sources, models, symbols (2nd part)
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      In the first part of this study («Rivista Pascoliana», 30, 2018), a very productive relationship emerged in Pomponia Graecina between historiographical documentation and narrative and symbolic instances, guided by illustrious Aliterary models such as the Aeneid, or belonging to a learned consumer literature such as the Fabiola by N.P.S. Wiseman. Now the analysis goes into the final sequence of the poem, which sees Pomponia leave the city, reach her father’s house and, from here, descend into the catacombs. In these verses we find an immediate symbolic value, influenced by both the Virgilian and the Manzonian models.

    • italiano

      La prima parte di questo saggio si legge sul numero 30 (2018) della «Rivista Pascoliana», pp. 133-82. Erano lì analizzate le fonti storiografiche, o parastoriografiche (il romanzo storicoarcheologico), che sono alla base di Pomponia Graecina, con un’indagine fra i libri e le carte dell’Archivio di Castelvecchio (§ I. Le fonti antiquarie di “Pomponia Graecina”: una ricognizione). Ne emergeva una relazione stretta e produttiva fra documentazione storiografica e istanze narrative e simboliche, orientate da modelli letterari illustri come l’Eneide, o appartenenti a una dotta letteratura di consumo come la Fabiola di N.P.S. Wiseman (§ II. “Pomponia Graecina” e “Fabiola”). Il terzo paragrafo, che qui si presenta, si addentra nei meccanismi narrativi del poemetto. È presa in considerazione la sequenza finale, che vede la protagonista uscire dalla città, raggiungere la villa del padre e, di qui, scendere nelle catacombe: sono versi dall’immedito valore simbolico, sui quali agisce il modello virgiliano dell’ultima notte di Troia e del descensus Averno di Enea, attraverso il filtro manzoniano rilevato dallo stesso Pascoli in Eco d’una notte mitica. Il romanzo rinnova così l’epica, ma questa proietta il suo potente portato simbolico su una vicenda che il poeta, secondo la lezione di Manzoni, vuole il più possibile aderente al ‘vero’ storico.


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