This paper aims at investigating from a narratological perspective Roberto Bolaño’s 2666, focusing especially on the way in which its contents are presented by the narrator. After having analyzed it through the ‘classical’ narratological categories, I will try to highlight how it problematizes such categories, thus complicating the attempt to frame it in a stable narrative situation. Finally, I will briefly reflect on how the narrator affects the reader, and more in general I will look at how the narratological remarks listed throughout the paper can foster the analysis and interpretation of Bolaño’s novel.
L’articolo si propone d’indagare in ottica narratologica 2666 di Roberto Bolaño, in particolare per quanto riguarda il modo in cui sono presentati i contenuti narrativi per il tramite del narratore. In un primo momento, si analizzerà quest’ultimo a partire dalle categorie ‘classiche’ dell’analisi del racconto, per poi evidenziare come in realtà per più versi sfugga a tali categorie, al limite mettendo in crisi il tentativo di ricondurlo a un modo ben preciso di raccontare. Infine, si tenterà di riflettere brevemente sul modo in cui la morfologia del narratore impatta sul lettore, e su come più in generale i rilievi narratologici avanzati possano fornire qualche spunto utile all’interpretazione del romanzo.
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