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Some remarks on the rendering of velars in the archaic Latin inscriptions

  • Autores: Giulia Sarullo
  • Localización: Aprender la escritura, olvidar la escritura: Nuevas perspectivas sobre la historia de la escritura en el Occidente romano / coord. por Noemí Moncunill Martí, Manuel Ramírez Sánchez, 2021, ISBN 978-84-1319-317-5, págs. 241-261
  • Idioma: inglés
  • Títulos paralelos:
    • Riflessioni sulla notazione delle velari nelle iscrizioni latine arcaiche
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  • Resumen
    • English

      We will look at some phenomena related to the transmission of writing systems from a community to another, in particular in the rendering of the velars in the archaic Latin inscriptions. The detailed analysis of the epigraphic documentation shows how the Latin scribes had to adapt the Etruscan norm of distribution to the requirements of their language, in primis the rendering of the sequence Velar + O, for which instead of K or Q is chosen. The norm that seems to emerge from the testimonies at our disposal provides K only in front of A, C in front of E, I and O, Q in front of U. The distribution of the signs, initially determined by the following vowel, is later reorganized on a phonological basis, with oppositions concerning the place of articulation: Q specializes as the sign for the labiovelars, C for the velars and K disappears, probably because of the higher number of contexts of use of C.

    • italiano

      Si pone qui l’attenzione su alcuni fenomeni connessi alla trasmissione dei sistemi scrittori da una comunità all’altra, in particolare nella resa delle velari nelle iscrizioni latine arcaiche. L’analisi nel dettaglio della documentazione epigrafica mostra come gli scribi latini abbiano dovuto adattare la norma di distribuzione etrusca alle esigenze della loro lingua, in primis per la resa della sequenza Velare + O, per la quale si sceglie C in luogo di K o Q. La norma che sembra emergere dalla documentazione a nostra disposizione prevede K solo avanti A, C avanti E, I e O, Q avanti U. La distribuzione dei segni, inizialmente determinata dalla vocale seguente, in seguito si riorganizza su base fonologica con opposizioni relative al luogo di articolazione, con Q quale segno per le labiovelari, C per le velari e la scomparsa di K, probabilmente imputabile al maggior numero di contesti d’uso di C.


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