The judgment under consideration has generated a strong public outcry due to the media that have described it as a case of uxoricide concluded with an "acquittal for jealousy". The judgment provides a description of the different meanings of "jealousy", depending on whether it is ascertained as a mere "passionate mood" or as a manifestation of a “psychotic illness”. In the former case, it is seen as an indicator of the fact that the person acted with premeditation and, therefore, it leads to an aggravated sentence;
in the latter, as it was found in this judgment, it is considered to be a mental defect capable of totally affecting the ability of the person to understand and will. Among these legal issues, it can be perceived the increasing pressure that the media coverage poses on the ordinary development of criminal justice.
La sentenza in esame ha suscitato un forte clamore mediatico a causa delle fonti di cronaca che ne hanno dato immediata notizia quale caso di uxoricidio concluso con una “assoluzione per gelosia”. La motivazione della sentenza, subito depositata in tempi ristretti, fornisce una descrizione del diverso significato riconoscibile alla “gelosia”, a seconda che venga accertata quale mero “stato d’animo passionale”, inizialmente contestato con valenza aggravante quale indice di riscontro della premeditazione, ovvero quale manifestazione di un “vizio psicotico”, nella specie ritenuto tale da incidere in modo totale sulla capacità di intendere e volere dell’autore del fatto. Sullo sfondo di queste problematiche giuridiche si coglie con criticità il riflesso di sempre maggiore pressione che l’attenzione mediatica tende ad assumere nell’ordinario sviluppo della giustizia penale
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