Sotto l’etichetta “cancel culture” vengono rubricati fenomeni molto diversi fra loro che val la pena distinguere. Se le pretese di cancellare dai canoni letterari, artistici o filosofici autori e opere perché misogini o razzisti sono irricevibili, merita invece ascolto quello che dietro di esse si cela: la richiesta di riconoscimento di gruppi sistematicamente discriminati.
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