Il significato della visione del Natale di santa Brigida di Svezia nel contesto della cultura tardo medievale

• Angela Maria La Delfa ^[1]
  1. [1] University System of Maryland

     University System of Maryland

     Estados Unidos

     
• Localización: De Medio Aevo, ISSN-e 2255-5889, Vol. 10, Nº. 2, 16, 2021 (Ejemplar dedicado a: La Edad Media en femenino. Mujeres protagonistas en la historia medieval), págs. 319-338
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • The relevance of St Bridget of Sweden’s vision of the Nativity in the context of late medieval culture
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    The extensive and fascinating literature on the subject has covered most of the aspects related to the genesis of the Brigittine vision. This article aims to investigate in detail some issues that so far have not been investigated by critics. We refer in particular to the physical features of the Virgin Mary and to the representation of the Baby Jesus naked and suspended in air or depicted already lying on the ground. These important details are related to the theme of the Virgin’s and Christ’s body which is of great importance in late medieval spirituality. We analyze the differences between the first tables of the italian Nativity, but also those realized in the first half of the 15th century in Northern Europe. Our investigation coverst he most faithful to the vision and those who are freely inspired by it despite the representation of Bridget. From the comparison with previous iconography, particularly with that handed down through the manuscripts of the Meditaciones Vitae Christi, it is possible to establish what of Bridget’s vision of Christmas is relevant for figurative art, how and with what purpose this is received by the artists and the public audience and to what extent it is the real turning point of the representation of this iconographic subject in Western art.

  • italiano

    L’ampia e interessante letteratura sull’argomento ha coperto gran parte degli aspetti legati alla genesi della visione brigidina. Questo articolo si prefigge di indagare nel dettaglio alcune questioni che finora non sono state approfondite dalla critica. Ci si riferisce in particolare alle fattezze fisiche della Vergine Maria e alla rappresentazione del Bambino Gesù nudo e sospeso per aria o raffigurato già disteso in terra. Si tratta di dettagli di rilievo, anche in relazione al tema del corpo della Vergine e del Cristo che riveste grande importanza nella spiritualità tardomedievale. Si analizzano le differenze tra le prime tavole della Natività in Italia, ma anche quelle realizzate nella prima metà del XV secolo nel nord Europa. Si indaga tra quelle più fedeli alla visione e quelle che vi si ispirano liberamente pur essendo Brigida presente nella rappresentazione. Dal confronto con l’iconografia precedente, particolarmente con quella tramandata tramite i manoscritti delle Meditaciones Vitae Christi, è possibile stabilire cosa della visione del Natale di Brigida assume rilievo per l’arte figurativa, come e con quale scopo ciò viene recepito nell’immaginario collettivo e in che misura essa abbia rappresentato il vero punto di svolta di questo soggetto nell’arte occidentale.