The purpose of this paper is to offer a reasoned reinterpretation of the Taricco Case from the perspective of a virtuous cooperation between the European Court of Justice and the Italian Constitutional Court, which could improve the system of guarantees offered by the Italian and the European Criminal Law. After describing the case, the Author analyses the main bone of contention and the positive effects of the decision, hidden behind the institutional confrontation.
Nel contributo si offre una rilettura 'a mente fredda' del caso Taricco, tentando di cogliere i tratti di una virtuosa interrelazione tra Corte costituzionale e Corte di Giustizia, da cui enucleare spunti per un accrescimento della dimensione garantista del diritto penale europeo e per un rinvigorimento della matrice democratica del diritto penale interno. In particolare, dopo una ricostruzione dei vari passaggi della vicenda, ci si sofferma sull'individuazione del reale oggetto del contendere e sulle ricadute positive che, dietro le apparenze di un brusco conflitto, possono trarsi, in ottica penalistica, dall'epilogo del confronto sulla disapplicazione in malam partem della normativa italiana in materia di atti interruttivi della prescrizione.
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