Claudio Cosentino, Adelina di Pietro
Con circa 40 euro per abitante all’anno nel 2018, rispetto a una media europea di 100 euro, l’Italia è agli ultimi posti nella classifica europea per investimenti nel settore idrico. Le cause vanno ritrovate nei deficit organizzativi da parte dei gestori, in una normativa eccessivamente complessa, nella scarsa apertura ai crediti finanziari.#L’attuale metodo tariffario ha avviato un intervento verso l’efficienza e la sostenibilità ambientale allargando, in questo modo, il reale perimetro del servizio idrico ai fini della determinazione della tariffa. In particolare, i quattro assi principali di politica ambientale a cui si è ispirato l’attuale sistema tariffario sono: l’efficienza energetica; il recupero di energia e di materie prime; il riuso dell’acqua trattata a fini agricoli e industriali; la riduzione dell’utilizzo della plastica.
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