Gianluca Santilli, Pierangelo Soldavini
Il valore del cicloturismo nell’Unione Europea raggiunge i 50 miliardi di euro. Un dato destinato a salire grazie all’avvento dell’e-bike e agli effetti della pandemia sugli stili di vita delle persone. Grazie al suo patrimonio di bellezze naturali e culturali, alla varietà dei suoi territori e a un’enogastronomia senza pari al mondo, tramite mirati investimenti in infrastrutture e servizi, l’Italia potrebbe diventare il paradiso del cicloturismo.#La tardiva percezione del fenomeno e-bike, il disinteresse verso la mobilità cittadina e il connesso fenomeno delle smart city, la sottovalutazione del cicloturismo hanno portato a relegare gran parte dei produttori italiani in nicchie quasi esclusivamente dedicate al ciclismo agonistico e agli amatori agonisti. Questo ha provocato un crollo verticale (-60 per cento in 25 anni) della produzione italiana di biciclette, a vantaggio di produttori stranieri che meglio hanno saputo sfruttare le leve della finanza
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