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Lo ius dei Quirites e il Cabiro ‘dimenticato’: culto e diritto ai primordi della città

  • Autores: Amalia Franciosi
  • Localización: Teoria e storia del diritto privato, ISSN-e 2036-2528, Nº. 14, 2021
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • italiano

      Si è recentemente riaperta la discussione in merito al concetto e alla natura dello ius Quiritium, del quale si tende a non riconoscere un’origine troppo risalente nel tempo. Essa ripropone temi ormai un po’ quiescenti nell’ambito degli studi romanistici, che coinvolgono aspetti della formazione della città di Roma e del suo diritto, in particolare del nucleo essenziale del diritto privato arcaico. Gli istituti di età arcaica sono purtroppo conosciuti soltanto attraverso il filtro di una lunga tradizione giurisprudenziale e quindi difficilmente ricostruibili nella loro portata originaria. Per tali motivi l’indagine su temi legati alle origini di Roma e del suo ordinamento necessita del supporto di discipline anche diverse da quella storico-giuridica, in una prospettiva transdisciplinare che contribuisca ad ampliare il quadro storico di riferimento. Il presente contributo si propone la rivisitazione di alcuni temi relativi alla società romana arcaica, che tiene conto dei risultati di ricerche archeologiche, antropologiche e storico-linguistiche, giungendo a una nuova proposta etimologica, che legherebbe Quirino e i Quirites a un antichissimo culto cabirico, connesso all’agricoltura e alla metallurgia. Tale culto sembrerebbe caratterizzare la comunità organizzata per curie in una fase precedente la nascita della città, in cui il più antico santuario, quello attribuito a Vulcano, svolge una funzione aggregante di carattere religioso e politico, nei confronti di una comunità, quella dei Quirites, che vive già secondo regole giuridiche proprie, le quali influenzeranno fortemente la formazione del diritto romano. Su queste basi si propone una rivalutazione del concetto di ius Quiritium e dei relativi studi sull’argomento, in particolare quelli del Guarino sul nucleo più antico del diritto privato romano.

    • English

      The debate on the concept and nature of the ius Quiritium has recently reopened, as it has not been recognized an origin too far in time. It proposes again themes now somewhat quiescent in the field of Roman studies, which involve aspects of the birth of Rome and its law, in particular the essential core of archaic private law. The archaic age institutes are unfortunately known only through the filter of a long jurisprudential tradition and so it is difficult to trace back in their original scope. For these reasons, the investigation of issues on the origins of Rome and its legal system requires support also from the various sectors of the antiquities, different from the historical-legal discipline, in a transdisciplinary perspective so to broaden the historical reference framework. This contribution proposes a review of some themes related to archaic Roman society, which incorporates the results of archaeological, anthropological and historical-linguistic research, reaching a new etymological proposal, which would link Quirinus and Quirites to a very ancient Cabiric cult, connected to agriculture and metallurgy. This cult would seem to characterize the community organized by curias, in a previous phase the origin of Rome, in which the oldest temple, the one attributed to Vulcan, performs a function of religious and political aggregation, towards the Quirites community, which already lives according to its own legal rules that will strongly influence the development of Roman law. On this basis, a re-evaluation of the concept of ius Quiritium and related studies is suggested, especially those of Guarino on the oldest core of private Roman law.


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