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Sul concetto di fondamento in Karl Leonhard Reinhold (1789-1792): Sei tesi sul passaggio dalla Critica della ragione alla Filosofia elementare

  • Autores: Faustino Fabbianelli
  • Localización: Revista de filosofía Aurora, ISSN-e 2965-1565, ISSN 2965-1557, Vol. 30, Nº. 51, 2018 (Ejemplar dedicado a: Karl Leonhard Reinhold: representaçao, raçao, linguagem), págs. 597-620
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • On Karl Leonhard Reinhold’s Concept of Ground (1789-1792): Six Thesis on the Transition from the Critique of Reason to the Elementary Philosophy
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      Reinhold’s concept of ground only nominally refers to the corresponding Kantian concept. If it is true that in both cases what founds the founded is that element that sets the different from itself in a determined manner, it remains to be defined how this foundational relationship must be understood. For Kant, the question of synthesis allows not only to distinguish between mathematical and philosophical knowledge, but also to establish the impossibility for philosophy to start from definitions. Reinhold thinks that a philosophy without epithets, as it intends to be the Elementary Philosophy, can go beyond the limits imposed by Kant to philosophical knowledge by founding cognition on grounds which, as absolutely determined, explain experience through their indubitability. The theme of the notio or the omnimoda determinatio, around which a large part of the discussion of Leibniz-Wolff’s scholasticism was revolved in relation to the definition and the knowability of a thing, is taken up by Reinhold within a transcendental philosophy that goes beyond Kant and opens the doors to the great systems of classical German philosophy.

    • italiano

      Il concetto del fondamento reinholdiano riprende solo nominalmente il corrispondente concetto kantiano. Se è vero che in entrambi i casi ciò che fonda il fondato è quell’elemento che pone il diverso da sé in maniera determinata, resta da stabilire come tale rapporto fondativo debba essere compreso. Per Kant si mostra al proposito fondamentale la questione della sintesi che permette non soltanto di distinguere tra la conoscenza matematica e la conoscenza filosofica, ma anche di fissare l’impossibilità, per la filosofia, di partire da definizioni. Reinhold è dell’avviso che una Filosofia senza appellativi, come intende essere la Filosofia elementare, possa andare oltre i limiti imposti da Kant alla conoscenza filosofica nella misura in cui è in grado di fondare il sapere su fondamenti che, in quanto assolutamente determinati, spiegano l’esperienza in base alla loro indubitabilità. Il tema della notio ovvero della omnimoda determinatio, intorno al quale era ruotata gran parte della discussione della scolastica leibniziano-wolffiana in relazione alla definizione e alla conoscibilità di una cosa, viene ripreso da Reinhold all’interno di una filosofia trascendentale che va oltre Kant e che apre le porte ai grandi sistemi della filosofia classica tedesca.


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