La pandemia da Covid-19 ha comportato l’ingresso del processo penale da remoto nell’ordinamento italiano. Il contributo si propone di delineare e confrontare tra loro i diversi modelli di processo penale a distanza introdotti dalla legislazione emergenziale. La finalità di tale operazione classificatoria è duplice: verificare se, a quasi un anno dallo scoppio della crisi sanitaria, il legislatore è concretamente riuscito a contemperare le esigenze di tutela della salute pubblica con quelle di tutela delle garanzie processuali da un lato; valutare se tra le novità apportate e sintetizzate dai modelli esaminati, ve ne sia qualcuna che merita di essere trattenuta nel post-emergenza dall’altro
Covid-19 pandemic led to the introduction of the remote criminal trial in the Italian legal system. This work intends to outline and compare the different remote criminal trial models introduced by the emergency legislation. The purpose of this operation is twofold: on the one hand, to verify whether, almost a year after the outbreak of the health crisis, the legislator has succeeded in balancing the requirements of protection of public health with those of protection of procedural guarantees; and on the other hand, to assess whether among the changes included in the examined models, there is something that deserve to be held in the post-emergency
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