Sulla base del testo dantesco del canto V dell'”Inferno” e della letteratura intorno ad esso cresciuta, l’autore costruisce una lettera immaginaria di Francesca da Rimini dall'”Inferno”, nella quale – secondo Feo – a imitazione delle ‘eroidi’ ovidiane la donna condannata alla pena eterna per scontare un peccato di lussuria, difende se stessa, difendendo l’etica eroica dell’amore e della sua militanza.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados