La condanna di Gerardo da Borgo San Donnino che si legge nella seconda parte del “Roman de la Rose” non trova un corrispondente – riferisce l’A. – nel “Fiore” e nella “Commedia”; in compenso, la “Commedia” sembra rispondere – a Suo avviso – a quella condanna con la beatificazione del maestro spirituale di Gerardo, Gioacchino da Fiore. Lo studioso si chiede se la riabilitazione dello spiritualismo francescano, sia pure limitatamente all’abate calabrese, non possa essere letta come un nuovo argomento a favore della paternità dantesca del “Fiore”.
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