Pur non essendo tra le città finanziate dal Ministero per l’occasione, nel 1921 – riferisce l’A. – Bologna onorò ugualmente il secentenario della morte di Dante; lo fece attraverso un comitato civico presieduto ufficialmente dal Commissario prefettizio Ferrero, ma operativamente dal professor Alfredo Galletti. Il comitato promosse lezioni – ricorda Severi – ‘popolari’ e ‘solenni’, che raggiunsero il proprio acme il 6 novembre, quando, alla presenza della regina Margherita, venne inaugurata la biblioteca di casa Carducci, e in Archiginnasio Galletti chiuse con una solenne lezione le celebrazioni dantesche, al contempo inaugurando nel nome del Sommo Poeta l’anno accademico 1921-1922.
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