L’impero americano ha esercitato il suo potere nel mondo sia attraverso i classici strumenti degli imperi – la forza militare e il controllo economico – sia attraverso quello che il politologo Nye ha chiamato soft power, ossia la capacità di far convergere gli altri attori sulla propria agenda puntando sulla propria autorevolezza morale e culturale. Una strategia che oggi non è più appannaggio esclusivo degli Stati Uniti, ma che anche altri soggetti, a partire dalla Cina, stanno imparando a usare.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados