Le teorie complottiste sono spesso talmente assurde da prestarsi facilmente a essere ridicolizzate, inducendo a considerare coloro che le seguono come affetti da un qualche deficit cognitivo. Eppure la loro proliferazione riflette il misero squallore di una cultura politica incapace di rispondere a milioni di persone che affrontano la perdita del loro mondo. Invece di ridurre la questione a un problema di “cattiva informazione” o di tare cognitive individuali, dovremmo dunque affrontare l’inadeguatezza della visione politica, di cui il complottismo si alimenta.
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