Le scelte legislative in ordine agli effetti riflessi del giudicato variano a seconda dell'epilogo del giudizio penale e della natura del procedimento extrapenale. Il contributo si focalizza sui valori costituzionali sottesi alla disciplina degli artt. 651-654 c.p.p.: in particolare, sul diritto d'accesso al giudice della vittima e sulla presunzione d'innocenza dell'imputato, alla luce delle coordinate tracciate dalla Corte costituzionale e dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Le criticità emerse e i ravvisati profili d'illegittimità costituzionale impongono di ripensare l'attuale sistema, inidoneo ad assicurare il rispetto delle garanzie del giusto processo.
The effects of a final criminal judgment in civil, administrative and disciplinary proceedings are different according to the outcome of the criminal proceeding and the nature of the non-criminal proceeding. The present paper analyzes the constitutional values underlying the provisions of Articles 651-654 of the Italian Code of Criminal Procedure and, more specifically, the victim's right of access to a court and the presumption of innocence of the accused, focusing on the decisions of the Italian Constitutional Court and the European Court of Human Rights. Critical aspects and doubts about the constitutional legitimacy are highlighted in order to stimulate reflections on rethinking the existing system, which does not ensure the respect for fair trial safeguards.
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