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L´obbligo di assicurare la tempestività della decisione sul legal aid ai sensi della direttiva 2016/1919/UE: nell´inerzia del legislatore, serve un cambio di passo della giurisprudenza

    1. [1] Università degli Studi di Trieste-Università degli Studi di Udine
  • Localización: Processo Penale e Giustizia: Rivista di dottrina e giurisprudenza, ISSN-e 2039-4527, Nº. 2, 2022, págs. 548-563
  • Idioma: italiano
  • Títulos paralelos:
    • The obligation to ensure early access to legal aid prescribed by the Directive 2016/1919/EU: in light of the lack of action by the legislator, a change is needed in the case law
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Il lavoro analizza una pronuncia della Cassazione, la quale offre l’occasione per soffermarsi su uno dei più gravi problemi del sistema di legal aid italiano: la mancata tempestività della decisione sull’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Nonostante le chiare prescrizioni della direttiva 2016/1919/UE sul punto e la cattiva implementazione dell’atto da parte del legislatore nostrano, la sentenza in commento testimonia come l’indirizzo giurisprudenziale formatosi sull’osservanza dei termini in ordine al riconoscimento del diritto sia rimasto immutato. Preso atto di ciò, ci si prefigge di individuare le lacune dell’ordinamento interno rispetto ai canoni sovranazionali e di delineare le possibili traiettorie per porvi rimedio. L’auspicio è, in ultima analisi, quello di un cambio di passo nella prassi giudiziaria, a fronte della persistente inerzia legislativa

    • English

      The paper analyses a judgment of the Court of Cassation, which provides the opportunity to examine one of the most serious issues in the Italian legal aid system: the delay in the decision to grant legal aid. Despite the clear provisions in the Directive 2016/1919/EU and the incorrect transposition of this Directive, the judgment shows that the Italian case law has not changed. Therefore, the paper aims to identify the shortcomings of the Italian system in relation to supranational requirements and to outline the possible solutions. Finally, the author calls for a change in the case law, in light of the lack of action by the legislator


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