Lausana, Suiza
Sebbene la questione della liceità della guerra non si ponga per Machiavelli, come non si pone per la maggior parte dei pensatori italiani del primo Cinquecento, la componente etica non è assente dalla riflessione machiavelliana nell’Arte della guerra. Infatti, accanto all’assunto tecnico della creazione di una milizia d’ordinanza e dei suoi vari modi di combattere in campo, strettamente legato peraltro ai requisiti politici di una repubblica virtuosa, fondamentali sono le esigenze etiche sia nelle qualità morali dei cittadini-soldati, sia nella virtù dei comandanti, sia nella dirittura dei dirigenti politici che li reclutano e li impiegano nelle operazioni militari. È quanto può essere più particolarmente evidenziato nella parte introduttiva e in quella conclusiva del trattato.
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