In this article I analyse Niccolò Machiavelli’s play Mandragola by focusing on the figure of Lucrezia, who betrays the old and sterile Nicia with the young Calli-maco. Lucrezia’s condition as an ill-married woman (malmaritata) brings her close to some of the female characters of the Decameron and, in particular, to Ferondo’s wife (III, 8). Both are beautiful and wise but find themselves married to rude men who neglect their conjugal duties. The equivalence between abstinence and wid-owhood is a central element of the novella but could also play an important role in the play. In fact, the relationship between Callimaco and Lucrezia results in a secret marriage between the lovers, preceded by some possible allusions to the mattinata, a ritual that, in the Renaissance, was performed precisely on the occa-sion of a widow’s wedding. The article thus examines the role played by Lucrezia’s metaphorical widowhood in the dense series of references to her ‘marriage’ with her lover Callimaco.
L’articolo analizza la Mandragola di Niccolò Machiavelli (1469-1527), concen-trandosi sulla figura di Lucrezia. La condizione di malmaritata avvicina la donna ad alcuni personaggi femminili del Decameron e, in particolare, alla moglie di Ferondo (III, 8). Entrambe sono belle e savie, ma si trovano sposate con uomini rozzi, che trascurano i propri doveri coniugali. L’equivalenza tra astinenza e condizione ve-dovile è un elemento centrale della novella, ma potrebbe giocare un ruolo impor-tante anche nella commedia. Infatti, la relazione tra Callimaco e Lucrezia sfocia in un matrimonio occulto tra gli amanti, preceduto da alcune possibili allusioni alla mattinata, un rituale che, nel Rinascimento, veniva eseguito proprio in occasione delle nozze di una vedova. Si mostrerà quindi il ruolo giocato dalla metaforica vedovanza di Lucrezia nella fitta serie di rimandi al suo “sposalizio” con l’amante Callimaco.
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