Il contributo indaga i presupposti del rito in assenza nell’ordinamento italiano, in particolare dando conto delle problematiche esistenti quando viene in rilievo la c.d. volon-taria sottrazione dell’interessato, ipotesi codificata all’art. 420-bis, comma 2 c.p.p. Alla luce della pertinente giurisprudenza europea, proveniente dalla Corte di Giustizia e dalla Corte di Strasburgo, l’Autore suggerisce possibili soluzioni de iure condendo allo scopo di rendere più coerenti le connessioni tra disciplina interna e quadro giuridico europeo
The paper investigates the grounds for proceedings in absentia within the Italian legal system, glancing a picture of the existing issues related to the so-called ‘voluntary absconding’ of the suspect, a hypothesis laid down in Article 420a(2) of the Italian Code of Criminal Procedure. In the light of the relevant European case law, stemming from the CJEU and the ECtHR, the Author suggests possible solutions de iure condendo in order to make the connection between the domestic discipline and the European legal framework more consistent
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