This paper deals with some operational issues related to the so-called “portability of payment accounts” (art.
126-quinquies ff. legislative decree n. 385/1993). The first issue relates to the objective range of applicationof the provisions, which has recently been interpreted by the ABF in a formalistic and excessively restrictive way. The second issue concerns the meaning of the two expressions “account closure” and “transfer service”, which are used in the legislative decree n. 385/1993. Finally, the contribution addresses the remedy of the ex lege penalty, which is accorded deterrent effectiveness from an enterprise perspective.
Il contributo si confronta con alcune delle (più rilevanti) problematiche operative che caratterizzano la disciplina della c.d. « portabilità dei conti » (artt. 126-quinquiesdecies ss. tub). A partire da quella relativa all’oggettivo ambito di applicazione della detta normativa, recentemente inteso dall’ABF in modoformalistico ed eccessivamente restrittivo (nel senso della sua riferibilità ai soli conti di pagamento e nonai conti correnti); per muovere, poi, verso quello relativo al rapporto fra le espressioni « chiusura del conto » e « servizio di trasferimento » utilizzate nel tub; e, infine, verso il tema della struttura rimediale della penale ex lege, rispetto a cui, nella segnata prospettiva d’impresa, viene sottolineata la funzione deterrente.
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