Il presente saggio si prefigge di valutare gli effetti che la moderazione salariale ha sulla crescita in Italia. L’autore arriva alla conclusione che la moderazione salariale ha avuto un impatto negativo tanto sulla domanda interna quanto sull’innovazione, contribuendo quindi alla lunga crisi dell’economia italiana. Viene discussa la proposta dello Stato come datore di lavoro e innovatore di prima istanza, con riferimento specifico al caso italiano.
Parole chiave: economia italiana, salari, Stato.
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