La democrazia espropriata delle decisioni sulle libertà

• Autores: Massimo Donini
• Localización: Cassazione penale, ISSN 1125-856X, Vol. 62, Nº. 7-8, 2022, págs. 2478-2481
• Idioma: italiano
• Títulos paralelos:
  • Democracy expropriated of decisions on freedoms
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• Resumen
  • italiano

    L'intervento illustra una condizione presente della democrazia penale relativa ai temi della libertà personale e della riforma della giustizia. Si chiariscono le ragioni della necessaria riforma delle regole sulla custodia cautelare, oggi fonte di inevitabili coinvolgimento di persone innocenti, e il concetto di cultura della giurisdizione, troppo poco spiegato ai consociati nello scarso dibattito sulla c.d. separazione delle carriere tra pubblico ministero e giudice. La difficoltà tecnica di formare la cultura collettiva attorno a che cosa sono le misure cautelari o sul ruolo delle parti e del giudice nel processo penale (così diverso da quello civile), unita alla tecnocrazia che governa oggi ogni settore, si è dimostrata un fattore che aggrava le inadempienze e le contrapposizioni che nella materia penale hanno costruito una sorta di blocco o di cortocircuito nei processi decisionali e di conoscenza critica su questioni fondamentali di diritti collettivi.

  • English

    The speech illustrates a present condition of criminal democracy concerning the issues of personal freedom and justice reform. It clarifies the reasons for the necessary reform of the rules on pre-trial detention, today a source of inevitable involvement of innocent people, and the concept of the culture of jurisdiction, too little explained to the citizens in the scarce debate on the so-called separation of careers between prosecutor and judge. The technical difficulty of forming a collective culture about what criminal pre-trial measures are or about the role of the parties and the judge in the criminal trial (so different from the civil trial), combined with the technocracy that governs every sector today, has proved to be a factor that aggravates the defaults and oppositions that in criminal matters have built a kind of blockage or short-circuit in decision-making processes and critical knowledge on fundamental issues of collective rights.