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Resumen de Los objetos en un museo. Las cosas para decir

Gabriel Miremont

  • español

    Los testimonios materiales que conforman las colecciones de los museos, las cosas, los objetos están en relación con el mundo que le dio forma y nombre. Pero ¿Qué hace que un objeto merezca estar resguardado en un museo? ¿Qué características tiene que tener un objeto para ser merecedor de la categoría de museable? En este texto se intentará ensayar porque no hay nada en estos objetos coleccionables, en su constitución, que lo conduzca a la categoría museable. El valor que los transforma en objetos museables está en la trama histórica, política e institucional de la que participan, es allí donde opera la transmisión con los recursos que brinda la museología y la escenografía expográfica. Los museos requieren ser pensados como instituciones culturales que al exhibir un objeto recurren a diversas perspectivas museológicas y toman decisiones museográficas y curatoriales. Así se repasarán algunos recorridos desde los coleccionistas buscadores y los coleccionistas ‘encontradores’ a las colecciones y conjuntos como orígenes del acervo del museo. También cómo los objetos se conforman en material esencial para la expografía y su complementación con la escenografía museológica. A lo largo del desarrollo del texto se propone entonces que la colección de un museo no es en sí misma sino un conjunto de objetos y colecciones que se reagrupan bajo la denominación colección para cada exposición o inventario u orden. La palabra colección tiene mucho significados, usos y valores dentro del museo y es necesario explorarlos y atenderlos. Así, el museo como institución habilita de un modo genérico la observación pero otorga al público visitante el poder de ver o no ver, contemplar o no, entrar en diálogo o no con un patrimonio con una colección con un acervo con un guión, con una idea. A modo de conclusión se propone pensar de manera orgánica y dinámica que los museos son máquinas culturales de comunicación y los objetos su engranaje principal, la mira del público, la energía que las mueve.

  • italiano

    Le testimonianze materiali che compongono le collezioni museali, le cose, gli og-getti, sono in relazione con il mondo che ha dato loro forma e nome. Ma cosa rende un og-getto degno di essere conservato in un museo? Quali caratteristiche deve avere un oggetto per essere degno di essere conservato in un museo? Quali caratteristiche deve avere un oggetto per essere degno della categoria di museo? In questo testo cercheremo di spiegare perché non c'è nulla in questi oggetti da collezione, nella loro costituzione, che li faccia rientrare nella categoria del museo. Il valore che li trasforma in oggetti museali risiede nel tessuto storico, politico e istituzionale di cui fanno parte, ed è lì che la trasmissione opera con le risorse fornite dalla museologia e dalla scenografia, museologia e scenografia espo-sitiva. I musei devono essere pensati come istituzioni culturali che, nell'esporre un ogget-to, ricorrono a diverse prospettive museologiche e fanno della museografia un'occasione di incontro prospettive museologiche e prendere decisioni museografiche e curatoriali. In questo modo, rivedremo alcuni dei percorsi che portano i collezionisti-ricercatori e i collezionisti-trovatori alle collezioni e alle decisioni curatoriali, collezionisti e "cercatori" alle collezioni e agli assemblaggi come origine del patrimonio del museo. Inoltre come gli oggetti diventano materiale essenziale per l'espografia e la loro integrazione con la sceno-grafia museale. Nel corso dello sviluppo del testo si propone di che una collezione museale non è di per sé un insieme di oggetti e collezioni che vengono raggruppate e collezioni che sono raggruppate sotto il nome di collezione per ogni mostra o inventario o ordine. La parola collezione ha molti significati, usi e valori all'interno del museo ed è necessario esplorarli e affrontarli. Così, il museo come istituzione permette l'osservazione in modo generico, ma dà al pubblico in visita il potere di vedere o non vedere, di contemplare o non contemplare, di entrare in dialogo o non entrare in dialogo con un patrimonio con una collezione con una collezione con una sceneggiatura, con un'idea. A titolo di In conclusio-ne, si propone di pensare in maniera organica e dinamica che i musei sono dei luoghi di cultura e gli oggetti sono il loro ingranaggio principale, lo sguardo del pubblico, l'energia che li muove.

  • English

    The material testimonies that make up museum collections, the things, the ob-jects, are in relation to the world that gave them form and name. But what makes an object worthy of being kept in a museum? What characteristics does an object have to have in order to be worthy of being an object have to have in order to be worthy of the museum category? This text will try to why there is nothing in these collectible objects, in their constitution, that would lead them to the that leads it to the museum category. The value that transforms them into museum objects lies in the historical, political and institutional fabric in which they participate institutional framework in which they participate, and it is there where transmission operates with the resources provided by museology and sce-nography. Museums need to be thought of as cultural institutions that, when exhibiting an object, resort to diverse museological perspectives and make museographic and curatorial decisions. In this way, we will review some of the paths from the collector –seekers and collector– 'finders' to the collections and curatorial decisions. Collections and assemblag-es as the origins of the museum's holdings. We will also how objects become essential material for expography and its complementation with the museological scenography. Throughout the development of the text it is proposed that the collection of a museum is not in itself but a set of objects and collections that are regrouped and collections that are grouped together under the name of collection for each exhibition or inventory or order. The word collection has many meanings, uses and values within the museum and it is necessary to explore and address them. Thus, the museum as an institution enables observation in a generic way, but it gives the visiting public the power to see or not to see, to contemplate or not to contemplate, to enter into dialogue or not to enter into dialogue with a heritage with a collection with a collection with a script, with an idea. By way of. In conclusion, it is proposed to think in an organic and dynamic manner that museums are cultural communication machines and objects are their main gear, the public's gaze, the energy that moves them.


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