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La circolazione monetaria in Romagna nel basso Medioevo: i reperti numismatici dallo scavo del castello di Zagonara

    1. [1] University of Bologna

      University of Bologna

      Bolonia, Italia

  • Localización: Rivista italiana di numismatica e scienze affini, ISSN 1126-8700, Nº. 124, 2023
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      In this article, after the analysis and inventory of the coins found in the excavation of the castle of Zagonara (Lugo, Ravenna), we will try to reconstruct the history of the site by placing it in the economic-historical scenario of central-northern Italy during the High and Late Middle Ages (11th-15th century). An attempt was also made to reconstruct the circulation of coins in the site and in the medieval Romagna, using the connection of the numismatic finds to the stratigraphic contexts of discovery and comparing them with those of the other excavations already published. According to that, after a period of circulation of Venetian currency (11th century) and of the deniers of Lucca (late 12th – early 13th century), Zagonara returned to the monetary circulation area of Bologna, using the bolognino as its main currency, even if, in the written documentation, the deniers of Ravenna and Ancona are the most frequently attested.

    • italiano

      In questo lavoro, dopo aver analizzato e catalogato le monete ritrovate nello scavo del castello di Zagonara (Lugo, RA), si cercherà di ricostruire la storia del sito, collocandolo nello scenario economico e storico dell’Italia centro-settentrionale nel corso del pieno e basso Medioevo (XI-XV secolo). Relazionando i reperti numismatici ai contesti stratigrafici di rinvenimento e soprattutto comparandoli con quelli degli altri scavi editi, si ècercato di ricostruire la circolazione di moneta nel sito e nella Romagna medievale. Dopo il periodo della moneta veneziana (XI secolo) e dei denari di Lucca (fine XII / inizi XIII secolo), Zagonara rientrò nell’area di circolazione monetaria di Bologna – con il bolognino come valuta principale, nonostante che nella documentazione scritta coeva del Lughese i denari ravennati e anconetani siano quelli attestati maggiormente.


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