Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


Appunti sulla felicità

    1. [1] Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
  • Localización: eHumanista: IVITRA, Nº. 21, 2022, págs. 397-408
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      To an anthology in which, in 2000, Carme Riera collected the verses of some Catalan poets of the medio siglo, the author gave a beautiful title - Partidarios de la felicidad - taken from a verse by Jaime Gil de Biedma, but originally attributable to Gabriel Ferrater, who had introduced her to the long conversations that united, as it is well known, this group of poets and friends. In the very sad years that followed the Civil War, what did that expression, almost used as a password, mean for them, in particular for Jaime and Gabriel, united by a deep and fruitful friendship, especially on a literary level? Being happy: a right denied by an oppressive regime, a duty to oppose the inertia of unhappiness, a privilege inherited from one's own class? An experience, a purpose, an illusion…. Exploring this semantic node, especially in the correspondence, in the poetics, in the verses of Gil de Biedma, can be useful to outline, through apparently anecdotal details, the value of a friendship, to perceive the design underlying Las personas del verbo, may be to feel the intimate affinity of the poetic vocation and destiny of both these poets.

    • italiano

      Ad un’antologia in cui, nel 2000, Carme Riera raccoglieva i versi di alcuni poeti catalani del medio siglo, l’autrice dava un bel titolo –Partidarios de la felicidad - tratto da un verso di Jaime Gil de Biedma, ma riconducibile originariamente a Gabriel Ferrater, che l’aveva introdotta nelle lunghe conversazioni che accomunarono, com’è noto, questo gruppo di poeti amici. Negli anni tristissimi che seguirono alla guerra civile, che cosa significava per essi, in particolare per Jaime e Gabriel, uniti da una amicizia profonda e fruttuosa soprattutto sul piano letterario, quell’espressione, usata quasi come una parola d’ordine? Essere felici: un diritto negato da un regime opprimente, un dovere per opporsi all’ inerzia dell’infelicità, un privilegio ereditato dalla propria classe di appartenenza? Un vissuto, un proposito, un‘illusione…. Esplorare questo nodo semantico, soprattutto nella corrispondenza, nella poetica, nei versi di Gil de Biedma, può rivelarsi utile per delineare, attraverso dettagli in apparenza aneddotici, il valore di un’amicizia, per scorgere il disegno sotteso a Las personas del verbo, per avvertire forse l’intima affinità della vocazione poetica e del destino di entrambi questi poeti.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno