I redditi da lavoro, soprattutto tra i giovani, sono troppo bassi e/o intermittenti. L’occupazione professionale, quindi, non è più una garanzia rispetto al rischio di povertà. La riforma del Jobs Act del 2015 ha incrementato l’occupazione ma a scapito della sicurezza sociale dei lavoratori: lo spettro della disoccupazione e il percorso professionale costellato da carriere frammentate sono le conseguenze del processo di «flessibilizzazione» che ha connotato il mercato del lavoro degli ultimi anni. Non è un caso che la necessità di porre mano alle politiche attive del lavoro sia uno dei punti che costituisce il pacchetto di riforme richieste dal Pnrr.
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