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Il discorso napoletano nel diario narrativo di Mistero napoletan

    1. [1] Università di Siena
  • Localización: Altre Modernità: Rivista di studi letterari e culturali, ISSN-e 2035-7680, Nº. 29, 2023 (Ejemplar dedicado a: Lo sguardo delle viaggiatrici sull’“Italia di mezzo”: scrittrici, fotografe, artiste tra Otto e Novecento), págs. 195-214
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • Usando come modello il ‘discorso sul Capo di Buona Speranza’ di John Maxwell Coetzee, con la definizione di ‘discorso napoletano’ si intendono i riferimenti dell’autore alla città di Napoli e al suo ambiente socioculturale e il richiamo a temi e autori della letteratura napoletana, nei confronti dei quali la posizione assunta è di confronto/scontro. Preliminarmente verranno affrontate la questione dell’esistenza di una letteratura napoletana e la circoscrizione di quest’ultima sulla base del criterio della napoletanità e della risposta dell’autore ad essa. In secondo luogo, verranno circoscritti i temi e gli autori affrontati in Mistero napoletanoper la definizione del suo ‘discorso napoletano’. Nello specifico si discuterà dell’assenza del dialetto e dell’impasto linguistico tra italiano e napoletano e verranno individuati gli autori di riferimento del suo ‘discorso napoletano’ (Anna Maria Ortese e Raffaele La Capria). Verranno discusse sia similarità e divergenze nei confronti di questi autori, dal punto di vista dell’arte scrittoria praticata e dal punto di vista delle posizioni assunte nei rispettivi discorsi napoletani (naturalistica, umanistica, materialistica). Infine, si discuterà di come il ‘discorso napoletano’ di Mistero napoletano sia ‘munizionale’, ovvero di interesse tanto per un lettore municipale quanto per un lettore nazionale.


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