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Resumen de Luigi Adriano Milani e la sala vulcente del Museo topografico dell’Etruria: Trattative, aleatori successi e occasioni perdute

Barbara Arbeid

  • italiano

    Nel corso degli anni Novanta dell’Ottocento, Luigi Adriano Milani lavorò assiduamente alla progettazione e alla realizzazione del Museo topografico dell’Etruria, acquistando materiali provenienti dalle diverse città etrusche con l’intenzione di offrire un panorama significativo delle loro specificità sul piano delle arti figurative e delle manifestazioni culturali. Nonostante i vasti scavi già eseguiti nel passato e quelli allora in corso nelle necropoli di Vulci, l’acquisizione di reperti provenienti da quella città si rivelò complessa, in un quadro di interessi convergenti, da parte di diverse istituzioni, su tale sito. I documenti conservati nell’archivio storico del Museo archeologico nazionale di Firenze consentono di ricostruire le vicende di diversi tentativi di acquisizione, solo alcuni dei quali andarono a buon fine. Il contributo si propone di fornire un quadro delle trattative che, fra il 1889 e il 1897, consentirono di acquisire alcuni nuclei di materiali vulcenti e di quelle che invece si rivelarono per vari motivi fallimentari, consentendo di evidenziare quali fossero gli obiettivi perseguiti nella politica di acquisto di quegli anni.

  • English

    During the Nineties of the Nineteenth century Luigi Adriano Milani worked assiduously on the project and realization of the Museo topografico dell’Etruria, purchasing materials from various Etruscan cities in order to offer a significant panorama of their specificities in terms of figurative arts and culture. Despite the extensive excavations already carried out in the past and those currently underway in the necropolis of Vulci, the acquisition of finds from that city proved to be complex, in a framework of converging interests on the part of various institutions on Vulci. The documents preserved in the historical archive of the Museo archeologico nazionale of Florence allow us to reconstruct the events of various acquisition attempts, only some of which were successful. The contribution aims to provide an overview of the negotiations that between 1892 and 1896 made it possible to acquire some archaeological objects from Vulci and those that did not go through for various reasons, highlighting the objectives pursued in the purchase policy of those years.


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