Tito Boeri, Andrea Garnero, Lorenzo G. Luisetto
Ricerche empiriche recenti evidenziano la pervasività del potere datoriale nel mercato del lavo-ro (monopsonio del lavoro). Diversi fattori alimentano tale potere di mercato, tra cui le restri-zioni alla mobilità dei lavoratori che rendono più difficile cambiare occupazione. Tra queste restrizioni vi sono i patti (o clausole) di non concorrenza che limitano la capacità dei lavoratori di (re)impiegare la propria professionalità una volta terminato il rapporto di lavoro. Il contribu-to presenta le principali evidenze di uno studio empirico su quadro regolativo, utilizzo, inci-denza e contenuto dei patti di non concorrenza nel mercato del lavoro italiano. Tali clausole risultano essere piuttosto diffuse, anche tra i lavoratori a basso salario e che non hanno accesso a informazioni confidenziali. Possibili interventi regolativi sono discussi nelle conclusioni
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