Firenze, Italia
La pronuncia della Corte di cassazione in commento, che non smentisce né innova la posizione già adottata dalla stessa in punto di procedimento in assenza ed indici sintomatici della effettiva conoscenza da parte dell’imputato, induce una riflessione più ampia legata a doppio filo con i diritti delle vittime di reato e con i meccanismi della cooperazione internazionale. Il famoso caso Regeni offre lo spunto per ripensare la normativa italiana sul processo in assenza alla luce delle istanze provenienti dal piano sovranazionale.
This decision of the Court of Cassation, which does not retract nor adjust its case law concerning in absentia trials and evidence of effective knowledge of the proceeding by the defendant, paves the way to a broader consideration strictly linked to the participative guarantees held by the victims and with international judicial cooperation mechanisms. The famous Regeni case offers the opportunity to reconsider the Italian provisions on in absentia proceedings in light of the supranational context.
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