The article, through the analysis of the decision issued by the Italian Supreme Court in the Banca Etruria case, deals with some of the main interpretative issues related to the crimes provided for in Article 2638 of the Italian Civil Code, also rebuilding the case law development and the scientific debate on the subject.
This will ultimately allow to draw a balance on the Supreme Court’s conclusions, which if, on the one hand, are fully agreeable with regard to the issue of identifying the boundaries of the criminally relevant obstacle pursuant to paragraph 2 and the interpretation of the purpose of obstruction referred to in paragraph 1, on the other hand, they raise some concernsregarding the identification of the conducts relevant to the crime of false information to the Supervisory Authority as well as the relationship between the two crimes under Article 2638 of the Italian Civil Code
Il contributo, attraverso l’analisi della sentenza resa dalla Cassazione nel caso Banca Etruria, si confronta con alcune delle principali questioni interpretative relative alle fattispecie di cui all’art. 2638 c.c., ricostruendo altresì l’evoluzione giurisprudenziale e il dibattito scientifico in materia. Ciò consentirà, in ultima analisi, di trarre un bilancio sugli approdi della Suprema Corte che se, da un lato, sono pienamente condivisibili relativamente al tema dell’identificazione dei confini dell’ostacolo penalmente rilevante ai sensi del comma 2 e all’interpretazione della finalità di ostacolare di cui al comma 1, dall’altro, destano talune perplessità in punto di individuazione delle condotte riconducibili al reato di false comunicazioni all’autorità di vigilanza nonché di inquadramento del rapporto tra i due commi dell’art. 2638 c.c.
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