The thought of Urban II has been the focus of numerous studies, primarily aimed at understanding the genesis of the Jerusalem expedition of 1096-1099. The article re-examines Urbanian sources, with particular regard to papal letters, underlining the peculiar papal positions in the context of the “ecclesiastical reform” of the 11th century. That specific form of warfare that we define as a “crusade” –a term unknown to contemporaries– was, above all, a means of bringing the ancient episcopal sees back within “Catholicity”, both in Europe, in the Mediterranean and Asia, without distinction. The purpose of this construction, primarily ideological, is to be found in the progressive structure of the Petrine primacy in the context of the opposition between the reforming, imperial and Greek clergy.
Il pensiero di Urbano II è stato al centro di numerosi studi, volti principalmente a comprendere la genesi della spedizione gerosolimitana del 1096-1099. L’articolo riesamina le fonti urbaniane, con particolare riguardo all’epistolario papale, sottolineandone le peculiari posizioni papali nell’ambito della “riforma ecclesiastica” dell’XI secolo. Quella specifica forma di guerra che definiamo “crociata” – termine sconosciuto ai contemporanei – fu, anzitutto, un mezzo per riportare in seno alla “cattolicità” le antiche sedi episcopali, sia in Europa, sia nel Mediterraneo, sia Asia, senza distinzioni. Lo scopo di tale costruzione, innanzitutto ideologica, è da ricercarsi nella progressiva affermazione del primato petrino, nell’ambito della contrapposizione fra il clero riformatore, quello imperiale e quello greco.
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