Il contributo intende evidenziare i riferimenti mosaici impliciti all’opera e all’operato del Savonarola. Nel corso del Quattrocento i riferimenti alla figura di Mosè sono frequenti sia in ambito papale (come leader politico e legislatore) che umanistico (filosofo, mago, mistico). Il frate ferrarese non è esente dall’utilizzo di tale figura per legittimare la propria ispirazione profetica e il conseguente compito di guidare Firenze verso un futuro glorioso. Oggetto dell’articolo è quindi l’utilizzo di alcune allusioni mosaiche presenti in due momenti distinti: il Quaresimale del 1496, nel quale appare un sottotesto di riferimenti alla vicenda mosaica, e l’evento del bruciamento delle vanità dell’anno successivo. Gli elementi che caratterizzano l’evento del Carnevale possono essere letti come simboli di implicita legittimazione del valore mosaico dell’operato del Savonarola.
The contribution intends to highlight the implicit Mosaic references to Savonarola’s work and deeds. During the 15th century, references to the figure of Moses are frequent both in the papal sphere (as a political leader and legislator) and in the humanistic sphere (philosopher, magician, mystic). The Ferrarese friar is not exempt from using this figure to legitimise his prophetic inspiration and the task of guiding Florence towards a glorious future. The subject of the article is the use of certain implicit Mosaic references in two distinct moments: the Quaresimale of 1496, in which a subtext of references to the Mosaic event appears, and the event of the burning of the vanities of the following year. The elements characterising the Carnival event can be read as symbols of implicit legitimisation of the Mosaic value of Savonarola’s work.
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