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Virgils in Skirt: an Allegorical Map for the Amorosa Visione

  • Autores: Victoria Kirkham
  • Localización: Studi sul Boccaccio, ISSN 0585-4997, Nº. 50, 2022, págs. 189-220
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • English

      Medieval and Renaissance journeys into the visionary sphere bring spiritual renewal to their protagonists, typically with help from a guide. The agent usually pressed into service for travelers’ assistance is Reason, personified in Western literature more often than any other human faculty and in multiform guises: the goal of Reason, Truth; its ally, Prudence; its sibling, Wisdom; its lover, Philosophy. Reason’s incarnations may be divine or human, ghostly or living, imaginary or historical, youthful or aged, powerful or fallible, male or female. The last polarity rests on a paradox at the meeting point of poetry and philosophy, precisely where Boccaccio practiced his craft. Grammatically, the noun ratio and its Romance derivatives are feminine, but in Western epistemology, from Plato and Aristotle onward, rationality is firmly masculine, an ordering power that dwells in the citadel of the body to dominate the lower natural forces associated with femaleness – chaos, materiality, sensuality. How do the Amorosa visione, its antecedents, and descendants cast light on the curious instability of Reason in Poetry? And why should a power metaphysically male be so often symbolized in figures of the female sex?

    • italiano

      I viaggi visionari del Medioevo e del Rinascimento portano un rinnovamento spirituale al protagonista, tipicamente con l’aiuto di una guida. L’agente solitamente chiamato a servire i viaggiatori nei territori oltremondani è la Ragione, che nella letteratura occidentale è personificata più spesso di qualsiasi altra facoltà umana e in guise/vesti molteplici:

      il suo obiettivo, Verità; l’alleata, Prudenza; la sorella, Sapienza; l’amante, Filosofia. La Ragione può incarnarsi in esseri divini o umani, fantasmatici o viventi, immaginari o storici, giovanili o vecchi, potenti o fallibili, maschili o femminili. L’ultima polarità comporta un paradosso al punto d’incrocio tra la poesia e la filosofia, precisamente dove il Boccaccio esercitò la sua arte. Grammaticalmente, il sostantivo ratio e le sua forme romanze sono femminili, ma nell’epistemologia occidentale, da Platone e Aristotile in avanti, la razionalità è stabilmente maschile, una forza d’ordine che dimora nella cittadella del corpo per dominare gli impulsi naturali piu bassi, legati al femmineo/femminile/femminino – il caos, la materialità, la sensualità. Interrogando l’Amorosa visione, i suoi antecedenti e discendenti, come possiamo meglio capire l’instabilità curiosa della Ragione nella Poesia? E perché dare a un potere metafisicamente virile espressione simbolica in figure di sesso femminile?


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